Se un tempo i nostri occhi erano abituati a sforzi diversi, oggi sono costantemente messi alla prova dai dispositivi digitali: che si tratti di lavoro, studio oppure hobby, schermi di vario genere hanno sostituito la carta stampata divenendo una costante delle nostre vite.
Il termine Digital Eye Strain, infatti, significa proprio “affaticamento visivo da schermo”, problematica sempre più comune e diffusa tra chi studia in DAD, lavora con i dispositivi digitali o in smart working. Una soluzione risulta quindi necessaria, e per fortuna esiste!
La risposta arriva dalle lenti occupazionali, una specifica tipologia intermedia fra l’occhiale da lettura e le lenti progressive universali, studiata appositamente per una visione chiara a breve-medio raggio, e quindi idonea per chi passa molte ore all’esposizione della luce blu proveniente dagli schermi.
Sottoporre gli occhi a uno stress digitale eccessivo, a lungo andare indurrà a una serie di sintomi fastidiosi (visione annebbiata o sdoppiata, percezione alterata di colori e contrasti, pesantezza oculare, mal di testa, lacrimazione eccessiva e sensibilità alla luce) che, col passare del tempo, potrebbero aggravare patologie visive come l’astigmatismo o la miopia.
Sono quindi consigliate lenti con il Blueblock, un trattamento specifico che protegge l’occhio dai raggi di luce blu. Per leggere l’articolo dedicato a questo trattamento, clicca qui.
Esistono diversi tipi di occhiali occupazionali con Blueblock in grado di donare sollievo agli occhi ed evitare di incappare nell’affaticamento visivo, per cui è sempre bene parlarne con il proprio ottico e chiedere consiglio su quale tipologia di lente sia la più idonea per le proprie esigenze.
Inoltre, seguendo delle semplici ma importati buone abitudini, si donerà alla propria vista ulteriore sollievo:
- ogni 2h fare una pausa dallo schermo di almeno 15 minuti;
- evitare che fonti di luce (naturale o artificiale) colpiscano direttamente gli occhi;
- controllare periodicamente la vista;
- regolare la luminosità dello schermo, attivando la visione notturna;
- mantenere una distanza adeguata (tra i 50 e gli 80 cm) dallo schermo;
- sbattere spesso le palpebre per mantenere gli occhi lubrificati;
- usare spesso lacrime artificiali.