Sole sta a estate come estate sta ad aria condizionata. Ma se da un lato godere dei benefici della bella stagione – dai raggi solari all’invenzione dei condizionatori – è un bene, dall’altro dobbiamo stare attenti a preservare la nostra salute e quella dei nostri occhi.
È risaputo che un’eccessiva e non protetta sottoposizione ai raggi ultravioletti può provocare danni consistenti, anche e soprattutto alla vista. Quello che non tutti sanno, però, è che le conseguenze potrebbero essere estremamente gravi: stare in spiaggia per 6-8 ore senza l’adeguata protezione degli occhiali da sole, assorbendo quindi la luce riflessa dalla sabbia nelle ore in cui il sole è più alto, potrebbe provocare cheratite (infiammazione della cornea) con conseguente dolore, lacrimazione, blefarospasmo (contrazione persistente del muscolo orbicolare) e fotofobia (sensibilità alla luce), per non parlare della relazione che intercorre tra l’esposizione ai raggi UV e la formazione di cataratte; è stimato che tra i 12-15 milioni di persone che ogni anno riscontrano questo problema, il 20% dei casi è stato provocato e/o aumentato a causa della scorretta esposizione solare. Altra grave conseguenza legata a un’eccessiva sottoposizione del sole è la degenerazione maculare senile precoce, ossia l’invecchiamento prematuro della macula (porzione più centrale della retina).
E per chi stesse pensando di preferire le vacanze in montagna piuttosto che al mare, purtroppo non è immune dai rischi legati alla salute degli occhi, anzi!, è ancor più esposto poiché con l’altitudine gli effetti dannosi dei raggi ultravioletti aumentano.
Se poi alla smisurata esposizione UV aggiungiamo la vista prolungata di schermi e display sotto il sole, passiamo dalla padella alla brace. Fissare questi dispositivi per lungo tempo sotto la luce solare significa correre incontro ad affaticamento, irritazione, arrossamento degli occhi e allo sviluppo o all’aumento della miopia.
Che si tratti di mare o montagna, il consiglio è sempre quello di indossare dei buoni occhiali da sole, con lenti preferibilmente polarizzate (in modo da evitare abbagliamenti dovuti ai riflessi), avvolgenti e specchiate. Inoltre è preferibile lubrificare ogni 1-2 ore i bulbi oculari con delle gocce artificiali.
Ma cosa succede quand’è l’aria condizionata a dar fastidio ai nostri occhi?
Rimanere a casa, lontano dal sole, non sempre rappresenta una soluzione se a crearci danno ci pensa il condizionatore. I cambiamenti microclimatici prodotti da questo macchinario (flusso d’aria, umidità e temperatura) possono incidere sulla lubrificazione degli occhi, i quali, non più protetti dalla lacrimazione, sono maggiormente soggetti ai fastidi provocati dagli agenti inquinanti presenti nell’aria: partendo da irritazioni sulle terminazioni nervose, si potrebbe arrivare a lesioni epiteliali sulla congiuntiva (membrana mucosa che ricopre la superficie anteriore del bulbo oculare) con conseguente infiammazione della cornea.
Bassi livelli di umidità, inoltre, potrebbero ancor più facilmente favorire tedi nei portatori di lenti a contatto.
In definitiva, ciò che questo articolo vuole esprimere è che con la salute degli occhi non si deve scherzare mai e che bastano piccoli accorgimenti – adottati anche in casa – per favorire e mantenere una vista sana.