Nate nel 1508 grazie a uno studio di Leonardo Da Vinci poi perfezionato da Cartesio, le lenti a contatto hanno rappresentato una svolta sia nella risoluzione dei difetti visivi che nell’estetica.
Quando la bella stagione si avvicina e le ore di luce aumentano, la voglia di sentirsi liberi dall’ingombro degli occhiali fa sì che le lenti si sostituiscano al fastidio della montatura.
Ma prima di prendere decisioni affrettate, è bene conoscere tutto quello che c’è da sapere.
1. Cosa sono le lenti a contatto?
Si tratta di presidi medici applicati direttamente sulla superficie esterna dell’occhio per correggere i difetti visivi della persona, suddivisi per diverse tipologie: materiale, funzionalità e durata.
2. Di che materiale sono composte?
A seconda che si tratti di lenti morbide o rigide, il materiale con cui sono realizzate cambia.
- Lenti a contatto morbide: realizzate con polimeri flessibili di idrossietil-metacrilato, silicone e materiali affini idrofili (capaci di trattenere i liquidi) che assicurano una buona lacrimazione dell’occhio e permeabilità dell’ossigeno.
- Lenti a contatto rigide: realizzate con polimeri vetrosi che rendono maggiormente difficile l’applicazione o la rimozione, ma al contempo forniscono più risultati per quanto riguarda la correzione dei difetti visivi, la resistenza e la durata nel tempo. Si consigliano in caso di astigmatismo, miopia, ipermetropia o allergie.
3. Che funzionalità possono avere?
A seconda delle esigenze, le lenti a contatti possono essere:
- multifocali
hanno un funzionamento similare agli occhiali progressivi o bifocali, garantendo una buona visione sia da vicino che da lontano. Si consigliano per presbiti miopi, ipermetropi e astigmatici;
- toriche
sono caratterizzate da diverse gradazioni di messa a fuoco sulla superficie, dotate di segni grafici che facilitano l’applicazione allineandosi perfettamente al difetto da correggere e, per questo, sono consigliate per chi soffre di astigmatismo;
- ibride
così chiamate poiché presentano sia una componente rigida nella parte centrale, sia una morbida lungo l’anello esterno. Si consigliano in caso di anomalie nella curvatura della cornea;
- colorate
contrariamente a quanto si pensi, oltre alla finalità estetica hanno anche una finalità terapeutica: indicate per i pazienti daltonici, sono in grado di migliorare la percezione cromatica.
4. Che durata hanno?
Esistono diversi tipi di lenti a contatto aventi differenti durate.
- Giornaliere (o Usa e Getta): come suggerito dal nome, possono essere utilizzate solamente per una giornata, non è possibile toglierle e rimetterle, e la loro durata ottimale va dalle 6 alle 8 ore. Sono molto pratiche e non richiedono particolare manutenzione.
- Quindicinali e Mensili: prevedono una manutenzione quotidiana con apposite soluzioni affinché igiene e durata risultino ottimali per le due settimane successive (quindicinali) o per il mese successivo (mensili) al loro primo utilizzo.
- Trimestrali: possono essere utilizzate per 90 giorni e richiedono una pulizia costante e meticolosa con l’apposita soluzione.
5. Come si conservano?
La corretta igiene delle lenti a contatto è fondamentale per la manutenzione delle stesse e per la salute dell’occhio. A prescindere dal tipo di lenti che si usano, le regole base da seguire sono le stesse:
- lavare accuratamente le mani prima di toccare le lenti, preferibilmente con un sapone neutro;
- conservare le lenti nell’apposito contenitore fornito dall’ottico in fase di acquisto;
- cambiare la soluzione disinfettante ogni volta che si utilizzano le lenti, non riutilizzarla o rabboccarla mai;
- rimuovere le lenti prima di qualsiasi attività che preveda il contatto con l’acqua (doccia, nuoto, ecc.);
- disinfettare le lenti ogni volta che vengono tolte, aiutarsi con un delicato movimento delle dita (ovviamente pulite) per rimuovere eventuali residui;
- il contenitore delle lenti deve essere pulito esclusivamente con la soluzione sterile (mai con acqua e sapone) strofinandolo e sciacquandolo, lasciandolo poi asciugare naturalmente;
- sostituire la custodia almeno una volta ogni tre mesi e non usarla se rotta o danneggiata.
6. Possono essere indossate da tutti?
Generalmente le lenti a contatto possono essere indossate da tutti, a eccezione di rari casi.
Non ci sono limiti di età per utilizzarle e possono essere indossate non appena il soggetto in questione sarà in grado di metterle, toglierle e igienizzarle in maniera corretta. Per imparare ad applicarle e rimuoverle senza problemi, chiedere all’ottico di fiducia è la soluzione ideale!
7. Sono sicure?
Le lenti a contatto rappresentano una valida e sicura alternativa agli occhiali. Rispetto a questi ultimi richiedono un po’ di manutenzione in più, ma se trattate correttamente non c’è pericolo che provochino danni agli occhi.
A tal proposito, sfatiamo qualche mito:
- La lente a contatto non può rimanere incastrata nell’occhio poiché si appoggia su di esso. Se applicata in maniera scorretta potrebbe scivolare sotto la palpebra, ma con un po’ di idratazione – con l’aiuto di un collirio – si riuscirà a rimuoverla facilmente.
- La lente a contatto non si può perdere all’interno dell’occhio grazie alla membrana oculare che evita quest’azione. Se si percepisce uno spostamento della lente, basterà mantenere la calma e muovere l’occhio a destra e a sinistra senza spostare la testa: così facendo si riporterà la lente alla sua posizione originale.
- È molto raro che una lente a contatto salti fuori dall’occhio poiché, essendo attratta dall’umidità, aderirà perfettamente alla superficie oculare mantenendo la posizione. Qualora dovesse succedere, è bene indagare a fondo in modo da capire se bisogna trovare una lente specifica per il proprio occhio o se si soffre di un’elevata secchezza oculare che rende difficoltoso il loro uso.
8. Quali sono le regole per chi porta le lenti a contatto?
- Tenere le lenti per il tempo stabilito, seguendo il consiglio di uno specialista, ma in generale non più di 6-8 ore consecutive.
- È consigliabile toglierle prima di dormire e prima di entrare in contatto con l’acqua (doccia, mare, piscina): l’acqua può contenere germi che potrebbero causare infezioni oculari.
- Lubrificare spesso l’occhio con delle lacrime artificiali consigliate da uno specialista, specie se si soffre di secchezza oculare. In questo caso, limitare l’uso delle lenti al minimo indispensabile.
- È preferibile evitare di prendere il sole quando si portano le lenti a contatto, e comunque è sempre meglio indossare gli occhiali da sole.
- È possibile usare del make-up con le lenti a contatto, ma è importante evitare che il trucco entri nell’occhio a contatto con la lente. In tal caso, rimuoverla e disinfettarla subito.
- Le lenti a contatto vanno molto d’accordo con lo sport in quanto garantiscono una visuale completa e nitida. Se si praticano sport pesanti, è preferibile utilizzare lenti a contatto morbide poiché aderiscono meglio all’occhio.
- È consigliabile non indossarle quando non ci si sente bene poiché, avendo le difese immunitarie basse, è possibile che i virus e i batteri che si depositano sull’occhio provochino infezioni.
- Sospendere l’uso delle lenti in caso di occhi arrossati o doloranti e recarsi immediatamente a visita.
9. Quando le lenti a contatto danno fastidio?
Potrebbe capitare in alcune occasioni di avvertire fastidio, percependo le lenti come un corpo estraneo all’interno dell’occhio e, in tal caso, è bene non indossarle. I motivi sono diversi, scopriamone alcuni:
- in caso di applicazione delle lenti al contrario;
- quando ci si trova in un ambiente poco umido e con elevata ventilazione (per esempio in prossimità di un condizionatore acceso) che potrebbe seccare l’occhio;
- in caso di elevata secchezza oculare;
- in caso di lente danneggiata;
- in caso di allergie o infezioni oculari in corso.
10. Sono meglio le lenti a contatto o gli occhiali?
Per chi non ama l’ingombro della montatura e vuole sentirsi libero sotto ogni punto di vista, le lenti a contatto rappresentano la perfetta soluzione: se si adottano piccole attenzioni per la loro manutenzione e per la salute degli occhi, portare le lenti non potrà che influenzare in positivo la quotidianità.
Al tempo stesso, gli occhiali richiedono una manutenzione meno complicata e sono di sicuro più semplici, facili e veloci da indossare: se è vero che da un lato potrebbero rappresentare un “impaccio”, è vero anche che dall’altro facilitano di gran lunga la vita a chi li ritiene un accessorio dalla duplice funzione – correttiva ed estetica – piuttosto che un intralciato.
In definitiva, non c’è una risposta giusta o sbagliata a questa domanda, tutto dipende dalla soggettività dei casi e della persona!